OSO: disabilità, sport, CSR, crowdfunding


Grande evento ieri a Roma per la presentazione di OSO- Oltre Ogni Sport, la piattaforma digitale che Fondazione Vodafone Italia dedica alle persone disabili che intendono avvicinarsi allo sport.
L’emozione è tanta quando vedi passarti accanto persone del calibro di Alex Zanardi e Bebe Vio. Persone normali ma con un certo di più: determinazione e carattere [il di meno, con loro, non è proprio immaginabile].
Quando li senti parlare non puoi non annichilire, come osservato dal presidente del CONI Giovanni Malagò. 
Zanardi parlando con i giornalisti ci lancia una di quelle frasi che per quanto è vera, semplice, bella ed immediata la potresti scrivere su una maglietta, o su un muro con lo spray, o tatutala sul braccio: la prima sfida è iniziare. 
L’ho subito twittata, non potevo resistere, e nel giro di un nano secondo me l’hanno ritwittata in 10. Wow. 
La seconda frase che mi porto a casa è un super claim, di quelli che ti stendono. E chissà come gli sarà venuto in mente: se al termine di un lunghissimo brain storming o così, all’improvviso. Il claim in questione è “Disabilita i tuoi limiti”. Il riferimento alle tecnologie, al superamento delle barriere: un invito rivolto a tutti, un messaggio (sms? 😉 ) universale: per le persone con disabilità ma anche per le normodotate.

Superare tre barriere

Nel suo speech il Presidente Resmini ha affrontato il tema delle tre barriere che impediscono od ostacolano la pratica sportiva da parte delle persone con disabilità– che, ricordiamocelo, è il fine della piattaforma OSO- ma che a ben vedere sono le tre barriere con cui ci troviamo tutti  a fare i conti nelle molte dimensioni della nostra vita: una barriera economica di accesso, una barriera emotiva (vedi la prima sfida citata da Zanardi) ed una barriera informativa (quale sarà lo sport adatto a me e, soprattutto: nella mia condizione di disabilità potrò fare sport?).
La risposta è OSO: un ambiente in cui ci si scambiano esperienze, si incontrano competenze, si geolocalizzano impianti e strutture accessibili, si scambiano e acquistano attrezzature ed ausili, si propone un progetto alla community per una raccolta fondi (quest’ultima supportata da Eppela).
OSO - Ogni Sport Oltre è la prima piattaforma digitale che mette in rete tutte le informazioni utili a chi vuole praticare sport in Italia e creare una comunità di utenti fra persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e i professionisti sportivi e tutti coloro che sono appassionati di sport, veicolando un modello inclusivo di partecipazione, perché lo sport sia davvero un'opportunità per tutti”.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il CIP – Il Comitato Italiano Paralimpico e numerosi partner tra cui  i principali sono Huawei Italia e Fondazione CON IL SUD (quest’ultima ha partecipato con un importante contributo economico).

11 + 28
Ieri è stata anche l’occasione per premiare gli 11 progetti nazionali risultati vincitori della Call for ideas 2016:
  • lo Sport e non solo dell’A.S.D. Onlus Sa.Spo
  • Con il BASS lo snowboard è per tutti di Antenne Handicap Vda Onlus
  • Baskin: la terza via di Associazione Baskin
  • Insuperiamoci 2017/2018 dell’A.S.D. Total Sport
  • Sportability Italy della Cooperativa Sociale Download – Albergo Etico Onlus
  • Rowing for All della Federazione Italiana Canottaggio
  • Campionato Regionale Interscolastico di Calcio Balilla integrato della Federazione paralimpica italiana Calcio Balilla
  • Tuffiamoci della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale
  • Summer Camp AITA di Progetto AITA Onlus
  • Saling for All di Spazio Vita Niguarda Cooperativa Sociale Onlus
  • Poseidon 2.0 di vEyes Onlus.

 
Sono poi presenti sulla piattaforma di crowdfunding di OSO 28 progetti ad impatto locale. Questi progetti, selezionati attraverso la Call for ideas, si sono aggiudicati il finanziamento in modalità “matching grant” cioè al raggiungimento del 50% del capitale richiesto, la Fondazione raddoppierà gli importi donati.
Ammetto che qui il meccanismo del progetto “mi si è fatto complesso” come quasi tutti i progetti di CSR degli ultimi due anni in cui ci si vuole mettere dentro davvero tanto (a volte troppo). 
A fronte del desiderio di fare/dare il massimo si devono comunque fare i conti con le risorse disponibili -che non sono mai infinite- e con le strategie di visibilità e reputazione corporate.
Il meccanismo del matching grant impone infatti alle possibili beneficiarie di attrezzarsi in termini di comunicazione e raccolta fondi che no: non sono la stessa cosa e l'una non può sostituirsi all'altra. Questo meccanismo farà vincere le più strutturate (non necessariamente le più grandi: è una questione di mentalità).

I progetti sono elencati qui: 
http://www.vodafone.it/portal/Vodafone-Italia/Fondazione/Progetti-ammessi-al-finanziamento 

E non finisce: ancora + 4 
Fondazione Vodafone Italia ha inoltre selezionato altri quattro progetti in virtù del loro forte impatto in termini di sensibilizzazione verso l’integrazione e la diffusione della pratica sportiva soprattutto verso il mondo dei giovani e delle scuole. 
Eccoli
Games for Inclusion di A.S.D. Special Olympics Italia Onlus che propone percorsi educativi rivolti alle scuole per studenti con disabilità intellettivo-relazionale;
Route 22, della A.D.S Progetto 22 che documenterà il viaggio in nord Europa di Andrea Devicenzi Massimo Spagnoli, entrambi atleti con disabilità, attraverso un documentario che sarà raccontato sulla piattaforma di OSO e attraverso la divulgazione in più di 100 scuole medie e superiori;
Giochi Senza Barriere Roma 2017, organizzato dall’Associazione art4sport ONLUS nata dalla storia di Bebe Vio, per promuovere lo sport paralimpico e l’integrazione fra bambini disabili e normodotati (ma supportato credo anche da altri sponsor, oggi su Facebook ho intercettato il post sponsorizzato di Barilla che promuove questo evento).


Ma il più bello, a mio avviso, è questo:
Obiettivo 3, il progetto promosso da Alex Zanardi per identificare atleti motivati a farsi guidare e allenare per arrivare ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. GENIALE. Appena saputo l’ho segnalato alla mia amica Stefania che si è già candidata.
Bellissimo.
Sei un grande.
 
P.s.
Il video del pinguino che non ha le pinne e nemmeno le branchie ma che nonostante tutto nuota ... avrei voluto farlo io o quanto meno avrei voluto che fosse venuto in mente a me (ma poi, non avendo Vodafone, tra i miei clienti che ci avrei fatto?), è davvero bello.

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